NCIS: Los Angeles nasce ufficialmente durante la sesta stagione di NCIS in cui la sede di Washington si interfaccia con quella di Los Angeles.
A differenza dell’originale, in cui protagonista è un’intera squadra investigativa della marina militare degli Stati Uniti, NCIS: Los Angeles è un dramma poliziesco improntato sul rapporto fra gli agenti speciali Callen e Hanna che lavorano nell’OSP, l’ufficio progetti speciali dell’NCIS con il compito di catturare criminali pericolosi che rappresentano una minaccia per la sicurezza della nazione.
L’agente speciale “G” Callen è un camaleonte disposto ad assumere qualunque identità pur di infiltrarsi nella malavita. Il suo partner è l’agente speciale Sam Hanna, un ex Navy SEAL che ha militato sia in Afghanistan che in Iraq, e un esperto di sorveglianza che si avvale di sofisticate apparecchiature per dare informazioni cruciali e in tempo reale a chi si trova nel bel mezzo di un’azione.
Ad assistere la squadra è l’agente speciale Kensi Blye, una donna brillante e coraggiosa figlia di un marine ucciso, che vive per i flussi di adrenalina dati dalle missioni sotto copertura; lo psicologo Nate Getz, capace di penetrare la mente di chiunque, abile profiling e supervisore degli stati psicologici degli agenti prima, durante e dopo le missioni; Domenico Vail, l’ultimo ad entrare nella squadra, è altamente qualificato ma privo di esperienza pratica e Henrietta “Hetty” Lange che supervisiona il personale di supporto fornendo loro tutto ciò di cui hanno bisogno, dalle micro-telecamere di sorveglianza alle auto.
Nell’episodio in onda venerdì 7 ottobre alle 21.05 su Rai2 alcuni terroristi, responsabili di numerosi attentati in tutto il mondo, si nascondono in una prigione federale. Per individuarli, l’agente Hanna deve andare in carcere sotto copertura. Per riuscire nell’impresa e bloccare il prossimo attentato, però, deve prima conquistare la fiducia dei detenuti