Il commissario Montalbano – Il Campo del Vasaio episodio del 14/03/2011

In un mattino di tregenda viene ritrovato presso il critaru, un impervio pendio argilloso, un sacco con dentro un cadavere fatto a pezzi: un uomo, ucciso e nascosto lì da circa due mesi. Montalbano inizia l’indagine, ma presto emerge anche un altro, grosso problema, che non può essere più ignorato: Mimì Augello, da tempo piuttosto cupo, diventa sempre più irascibile, scontroso, intrattabile; è spesso aggressivo e ingiusto con i sottoposti; insomma, al commissariato non si respira più. Montalbano capisce di dover fare qualcosa, e in breve scopre che Mimì ha un’amante, con la quale si incontra in segreto, di notte. Salvo ritiene che la tresca sia alla base dello strano comportamento di Mimì, che presto va di male in peggio: Augello pretende che Salvo gli assegni il caso del morto al critaru, altrimenti chiederà  al questore il trasferimento ad altra sede. Montalbano prende tempo, e intanto va avanti con l’indagine, e scopre che il morto nel sacco è stato ucciso e sistemato in una maniera che richiama antichi rituali mafiosi: perciò di delitto di mafia si tratta, e non solo, ma operato da qualcuno che conosce bene il modo in cui agiva la vecchia mafia. E questa pista sembra presto avere conferma: il caso del critaru si intreccia con un altro caso, la scomparsa di Giovanni Alfano, denunciata dalla moglie Dolores. Alfano è parente dell’ormai vecchissimo e malato Balduccio Sinagra. Montalbano scopre che il morto nel sacco è appunto Giovanni Alfano, e molti elementi fanno pensare che questi possa essere stato ucciso, in quanto traditore, per ordine di Balduccio. L’indagine sembra avviata verso la sua risoluzione, quando d’un tratto Salvo scopre un fatto che lo sconvolge: la relazione adultera di Mimì potrebbe essere collegata con l’omicidio del critaru e questo forse potrebbe avere conseguenze per lo stesso Augello.

Per Montalbano si prospetta un caso più complicato dei soliti in cui l’amicizia con il fidato Mimì giocherà  un ruolo significativo.

CAST ARTISTICO

LUCA ZINGARETTI – Salvo Montalbano
CESARE BOCCI – Mimì Augello
PEPPINO MAZZOTTA – Fazio
ISABELL SOLLMAN – Ingrid
ANGELO RUSSO – Catarella
TUCCIO MUSUMECI – Pintacuda
ROBERTO NOBILE – Nicolò Zito
MARCELLO PERRACCHIO – Pasquano
GIACINTO FERRO – Bonetti Alderighi
DAVIDE LO VERDE – Galluzzo
COSTANTINO CARROZZA – Avvocato Guttadauro
GIOVANNI BATTAGLIA – narratore
CARMELINDA GENTILE – Beba
ROBERTO BONURA – Arturo Pecorini
FRANCESCO COLAIEMMA -Pasquale Ajena
VINCENZO FAILLA – Tanino
MARIA ISABELLA PIANA – Esterina Trippodo

con la partecipazione di
GIGIO MORRA – Totò Riina

e con
BELEN RODRIGUEZ – Dolores Alfano

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